Nel fitto intreccio del giallo di Rimini, emergono dettagli sempre più inquietanti sulla figura di Cleumar Dassilva, il compagno di Pierina Paganelli, la donna trovata brutalmente uccisa il 3 ottobre 2023 nel garage del condominio di via del Ciclamino. Le nuove rivelazioni rischiano di ribaltare l’intera narrativa dell’inchiesta, aprendo un fronte ancora più oscuro nei rapporti familiari all’interno del condominio.
A parlare è Manuela Bianchi, vicina di casa e moglie del figlio di Pierina, che nel suo ultimo interrogatorio ha raccontato un episodio significativo: “Dassilva era furioso con Pierina, gli dissi di calmarsi”. Un dettaglio che potrebbe assumere un peso fondamentale nella ricostruzione dei fatti.
Tensioni esplosive nel condominio: il retroscena che inquieta gli inquirenti
Secondo il racconto di Manuela, l’episodio sarebbe avvenuto pochi mesi prima dell’omicidio. La donna avrebbe sorpreso Dassilva in un acceso diverbio con la suocera Pierina: “Era visibilmente alterato e urlava. Gli dissi che non era il caso di comportarsi così”. Questo episodio, per gli investigatori, potrebbe rappresentare un’escalation preoccupante di tensioni familiari all’interno dello stesso stabile, già da tempo teatro di conflitti sottotraccia.
Il racconto smentisce indirettamente l’immagine di equilibrio e distacco che Dassilva aveva cercato di trasmettere nelle settimane successive al delitto. Il suo atteggiamento viene ora riesaminato sotto una nuova luce, soprattutto alla luce di altri indizi che lo collocano in prossimità della scena del crimine.
L’ombra del movente: gelosie e rancori mai sopiti
Il movente resta ancora incerto, ma tra le ipotesi al vaglio della Procura c’è quella di un crescendo di rancori personali e familiari. Alcune indiscrezioni parlano anche di tensioni legate alla convivenza forzata, di pressioni economiche e di antipatie reciproche che avrebbero avvelenato il clima domestico.
Gli inquirenti stanno analizzando con attenzione le dichiarazioni e i comportamenti dei familiari, mentre si attende l’esito degli esami tecnico-scientifici già in corso da mesi.
Un caso ancora aperto, ma con un nuovo sospettato nell’ombra
Sebbene non siano ancora stati formalizzati provvedimenti a carico di Dassilva, il suo nome torna con forza nell’inchiesta, soprattutto dopo che anche altre testimonianze lo hanno indicato come frequentemente in contrasto con Pierina.
Nel frattempo, il clima in via del Ciclamino resta pesante: il condominio è ancora avvolto dal silenzio e dal sospetto, mentre la comunità riminese attende risposte che tardano ad arrivare.
L’omicidio di Pierina Paganelli, a cinque mesi dal fatto, resta uno dei casi più intricati e irrisolti della cronaca recente. Ma con queste nuove testimonianze, l’inchiesta potrebbe imboccare una svolta decisiva.