Nuovo duro attacco del movimento RETE alla gestione dell’Istituto per la Sicurezza Sociale (ISS), accusato di aver perso il controllo della propria situazione economica.
“I numeri dell’ISS parlano chiaro: nell’ultimo anno la spesa è aumentata di oltre 10 milioni di euro. E non, come qualcuno vuole far credere, per garantire più cure o servizi migliori ai cittadini”, si legge nella nota diffusa dal movimento.
Secondo RETE, l’aumento dei costi non avrebbe portato alcun beneficio tangibile alla popolazione. “Da questo incremento la popolazione non ha tratto alcun beneficio. A salire, infatti, non sono le prestazioni, ma i costi amministrativi (più di 200mila euro per spese telefoniche e postali), per appalti e pulizie (350mila euro in più) che appesantiscono il disavanzo di bilancio. Lo abbiamo ribadito in Commissione: la gestione economica dell’ISS è fuori controllo.”
Il movimento denuncia una deriva gestionale che, a suo dire, trasformerebbe l’ente in uno strumento di consenso politico. “L’ISS non può essere una macchina clientelare che fagocita sempre più risorse per soddisfare gli appetiti elettorali dei partiti di Governo.”
Oltre agli aspetti economici, RETE mette in evidenza anche un nodo istituzionale irrisolto: “A tutto questo si aggiunge un dato politico allarmante: a 4 mesi dal suo insediamento il nuovo Comitato Esecutivo dell’ISS non è stato ancora confermato, nonostante abbia terminato il periodo di prova previsto per Legge.”
Il movimento accusa la maggioranza di immobilismo e di pensare solo agli equilibri interni, mentre i cittadini – si legge ancora nella nota – “soffrono tra disservizi e attese infinite”. “La verità è che la nostra sanità è nel caos: le spese sono fuori controllo e il tanto strombazzato Comitato Esecutivo ancora non è stabile.”
Infine, RETE annuncia la volontà di proseguire la propria azione di denuncia e controllo: “RETE continuerà a vigilare, a fare domande e a denunciare ogni spreco. Pretendiamo che ogni euro vada dove serve davvero: nelle cure e nella salute delle persone.”




