Il Consiglio Esecutivo del Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha completato la consultazione dell’Articolo IV per la Repubblica di San Marino. In data 25 novembre, sono stati pubblicati i seguenti documenti: un Comunicato Stampa che riassume le valutazioni espresse dal Consiglio Esecutivo durante l’esame, avvenuto il 21 novembre 2025, del rapporto dei servizi che ha concluso la consultazione dell’Articolo IV con San Marino; Il Rapporto dei Servizi predisposto da un team del FMI per l’esame del Consiglio Esecutivo del 21 novembre 2025, a seguito delle discussioni concluse il 26 settembre 2025 con le autorità di San Marino sugli sviluppi economici e sulle politiche. Sulla base delle informazioni disponibili al momento di tali discussioni, il rapporto è stato completato il 31 ottobre 2025; un Allegato Informativo preparato dallo staff del FMI; una Dichiarazione dei Servizi che aggiorna le informazioni sugli sviluppi recenti; una Dichiarazione del Direttore Esecutivo per San Marino.
QUI LA DOCUMENTAZIONE INTEGRALE SUL SITO DEL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE.
L’economia di San Marino continua a mostrare un dinamismo positivo, poiché il nuovo modello di crescita si è rivelato resistente a shock successivi. Il settore dei servizi ha mantenuto un forte slancio dopo la pandemia, beneficiando del perdurare del boom turistico e della solida domanda interna. Tuttavia, la debole domanda esterna di beni ha pesato sul settore manifatturiero. L’inflazione si è stabilizzata al 2 percento. Con l’economia in espansione, il mercato del lavoro si è ulteriormente ristretto, come riflesso dai livelli occupazionali record e dalla forte crescita salariale.
Il governo ha conseguito un solido saldo primario, grazie a entrate superiori alle attese e a una gestione prudente della spesa. Nel settore finanziario, l’applicazione del “calendar provisioning” ha accelerato la riduzione dei crediti deteriorati (NPL) e, insieme a recuperi patrimoniali migliori del previsto da parte della società di gestione degli attivi, ha ridotto le vulnerabilità ereditate e le passività potenziali per il bilancio pubblico. La liquidità delle banche è migliorata, riflettendo una maggiore fiducia. Tuttavia, rimangono sfide rilevanti nel settore bancario, dovute alla necessità di ridurre i costi operativi, alla presenza di ancora ingenti attivi non remunerativi e a livelli di capitalizzazione contenuti in alcune banche.
La crescita del PIL è stimata all’1 percento per il 2024 e dovrebbe rafforzarsi all’1,2 percento nel 2025, sostenuta dalla ripresa dei mercati esterni e da una domanda interna robusta, favorita dal calo dei tassi d’interesse, da un mercato del lavoro forte e da una stabilità politica interna. Tuttavia, i rischi restano orientati al ribasso, a causa dei rischi esterni elevati legati alle tensioni commerciali, alle fluttuazioni dei prezzi delle materie prime e alla prolungata incertezza globale. I rischi interni derivano dalle passività potenziali nel settore finanziario. Al rialzo, una più rapida attuazione dell’Accordo di Associazione con l’UE potrebbe sostenere ulteriormente la crescita.




