Eurovision, Sergio: “San Marino non ha deciso se parteciperà”

da | 28 Lug 2025

“C’è ancora una discussione in atto, noi non abbiamo ancora deciso di confermare la partecipazione all’Eurovision Song Contest del 2026, abbiamo ancora tempo per prendere una decisione, stiamo continuando a dialogare con l’Ebu. Però come segnale di buona volontà e come apertura abbiamo deciso di partecipare all’Eurovision Junior che si svolgerà a Tbilisi, in Georgia a dicembre, anche per mettersi in una condizione dialettica più serena”.

Lo dice il direttore generale di San Marino Rtv Roberto Sergio (anche direttore generale della Rai) nella conferenza stampa di presentazione a Roma per il nuovo studio della rete sammarinese a Montecitorio e i primi accenni alle novità della programmazione che verrà annunciata con un grande evento il 6 ottobre.

“L’operazione del San Marino Song Contest e successivamente la presenza del vincitore all’Eurovision è stata uno straordinario successo in termini di visibilità, di conoscenza della realtà di San Marino e della nostra televisione – ricorda Sergio -. Però insieme ad altri Stati soprattutto quelli piccoli, non abbiamo capito e condiviso le modalità utilizzate per il voto delle giurie e dei telespettatori”. L’Ebu “essendo un soggetto internazionale così rappresentativo di tutte le televisioni di servizio pubblico parte dal presupposto di aver sempre cercato di garantire la regolarità ma ci sono anomalie che abbiamo oggettivamente verificato non tanto su San Marino ma su altri soggetti. Ci sono ad esempio un paio di Paesi, che hanno preso zero al voto popolare, tra l’altro uno era il Paese organizzatore (la Svizzera, ndr). Credo che sia impossibile da raggiungere su canzoni che avevano avuto molti voti da parte delle giurie”. Piuttosto “il voto delle giurie in alcuni casi pareva anche un po’ indirizzato politicamente, un’altra sfumatura che abbiamo colto in molti”. Tuttavia, “la cosa importante è che non si siano sottratti al dialogo, Noi stiamo parlando anche con i piccoli Stati che come noi pensano sia giusto sostenere e rappresentare la dignità di ognuno dei Paesi che partecipano”. Finora “non abbiamo ancora trovato una sintesi, ma non mi sento di dire che non parteciperemo.

Decideremo entro il mese di settembre che è il termine per farlo”.  (ANSA)

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