Il Consiglio ha approvato il progetto di legge dedicato all’emergenza abitativa, introducendo misure concrete come il mutuo con garanzia statale, il bonus per le ristrutturazioni e il canone di affitto calmierato. Un passo significativo per affrontare una situazione ancora complessa, come sottolineato dal Segretario al Territorio Matteo Ciacci, che ha definito la legge “una prima spinta concreta”, pur ricordando che resta ancora molto da fare.
Tra le novità più rilevanti figura la possibilità per i giovani tra 18 e 45 anni, con reddito pro-capite non superiore a 18mila euro, e per le persone disabili, di accedere a mutui con garanzia dello Stato senza necessità della firma dei genitori. Una misura accompagnata da uno stanziamento iniziale di 5 milioni di euro, considerato dallo stesso Ciacci “un importante messaggio politico”.
Via libera anche al contratto di locazione con riscatto, i cui dettagli verranno definiti da un successivo decreto, e all’introduzione del canone calmierato per gli affitti, che sarà regolato da specifici coefficienti. La nuova normativa prevede, inoltre, incentivi fiscali a tutela dei proprietari nei casi di morosità.
Particolare attenzione è stata data al censimento degli immobili sfitti o incompleti, accompagnato da un bonus ristrutturazioni che garantirà contributi statali sugli interessi per mutui compresi tra 30mila e 100mila euro, destinati a immobili fino a 200 metri quadri. L’obiettivo dichiarato è quello di agevolare la rimessa sul mercato di abitazioni attualmente non utilizzate.
Nonostante alcune critiche da parte delle minoranze sulla gestione operativa delle nuove misure, la legge è stata approvata con 34 voti favorevoli e 14 contrari, su 48 consiglieri presenti. Entrerà ufficialmente in vigore cinque giorni dopo la sua pubblicazione.