Riceviamo e pubblichiamo da un nostro lettore:
C’è un limite a tutto. E il limite è stato ampiamente superato. Dopo anni di promesse solenni e proclami sul “riqualificare e restituire gli spazi dell’ex Tiro a Volo alla cittadinanza” si è riusciti nell’impresa più incredibile: trasformare un’area pubblica in un luogo di degrado, dove regna il caos, il disinteresse verso i residenti…. E I TENDONI!
Il risultato? Un’area ridotta a un mezzo campo rom improvvisato, un bivacco all’aria aperta, nella cornice dell’incuria e trascuratezza più totale, e dove l’unica cosa che cresce è l’indignazione dei cittadini.
È questa la “visione di città” che ci viene riproposta con la ricandidatura degli stessi protagonisti?
Chi ha avuto cinque anni per intervenire e non lo ha fatto, chi ha scelto l’abbandono invece dell’impegno, non può oggi riciclarsi come il paladino della rinascita urbana. La realtà parla da sola: promesse tradite, spazi pubblici negati, cittadini presi in giro.
Chiediamo che l’amministrazione si assuma le proprie responsabilità e smetta di coprire con slogan quello che i cittadini vedono ogni giorno con i propri occhi: il degrado.
Basta parole.
È ora che la città torni a chi la vive davvero, non a chi la usa come palcoscenico elettorale a poche settimane dalle elezioni – in aperto spregio al divieto di campagna elettorale -, perché diciamo le cose come stanno, dei post di “Porta del Paese” non ne può più nessuno.




