Una presunta truffa da oltre mezzo milione di euro ai danni di una risparmiatrice sammarinese approda in tribunale. Il prossimo 12 febbraio si terrà davanti al gup di Rimini l’udienza preliminare nei confronti di tre donne – una 55enne di Tavullia, una 56enne di Cattolica e una 70enne di San Mauro Pascoli – accusate di averla convinta a investire 562mila euro in criptovalute, promettendo guadagni elevatissimi e investimenti “sicuri”.
Secondo la Procura di Rimini, che ha chiesto il rinvio a giudizio, tra aprile e giugno 2022 le tre indagate avrebbero dirottato il denaro su conti esteri e portafogli digitali di difficile tracciabilità, dietro la copertura di una piattaforma con sede nei Caraibi. L’indagine, coordinata dal pm Luca Bertuzzi, ha ricostruito due operazioni principali: un bonifico da 360mila euro verso una piattaforma di scambio e un secondo da 202.500 euro a una banca londinese.




