Vicenda del resort tunisino Kelibia Beach, ceduto per saldare “buchi pregressi”, andando ad aprirne altri nel vortice del crac di Banca Cis: assolti Daniele Guidi, ex amministratore delegato di Banca Cis, l’ex moglie Stefania Lazzari, e il manager Milanese Andrea Tommasi.
Questo era uno dei rami più caldi del processo che vede come imputati Daniele Guidi, già condannato per amministrazione infedele, false comunicazioni sociali e ostacolo alla vigilanza, e altri organi di Banca Cis.
LA VICENDA – “Finanziamenti che andavano a chiudere ‘buchi’ pregressi, aprendone altri.” Questa una delle affermazioni chiave di Sido Bonfatti, già commissario straordinario di Banca CIS, nel ripercorrere la complessa vicenda legata alla cessione di un resort in Tunisia, operazione che aveva generato non poche contestazioni giudiziarie.
Al centro della vicenda l’ex amministratore delegato dell’istituto di credito, Daniele Guidi, accusato di aver affidato alla Sunsky, società dell’imprenditore milanese Andrea Tommasi, una consulenza da ben 500.000 euro per la ricerca di un acquirente per il resort tunisino. Secondo l’accusa, tale somma sarebbe stata sottratta illecitamente a danno della banca. Successivamente, la srl Promovacanze avrebbe ottenuto affidamenti milionari per l’acquisto della struttura.
L’operazione, come noto, non andò a buon fine, sfociando nelle accuse di riciclaggio e amministrazione infedele a carico degli imputati. Questo episodio rappresenta uno dei numerosi rivoli giudiziari che hanno caratterizzato la parabola di Banca CIS. Il giudice Saldarelli ha persino osservato come Bonfatti sia ormai un “habitué” nelle vesti di testimone in questi procedimenti.
Durante la sua deposizione, Bonfatti aveva individuato un fatto risalente nel tempo – il dissesto del gruppo Di Mario – come l’origine di una successiva spirale di finanziamenti. Tali operazioni, a suo dire, erano funzionali a “ritardare” l’emersione di criticità finanziarie. Quanto all’operazione con Promovacanze, Bonfatti ha ritenuto che un’eventuale convenienza sarebbe stata ipotizzabile solo in presenza di un’ipoteca sul villaggio turistico, definendo comunque “comprensibile” il tentativo di risolvere la situazione.
Un passaggio potenzialmente cruciale della testimonianza di Bonfatti riguardava la sua affermazione di non aver ricevuto da Sunsky alcuna prova di attività effettivamente svolte a fronte della costosa consulenza. La Difesa Tommasi aveva obiettato, sostenendo il deposito di una “corposa documentazione”. A questa contestazione, Bonfatti ha replicato ricordando la cessazione del suo mandato nel 2021.
Tra gli imputati figura anche Stefania Lazzari, all’epoca moglie di Guidi, accusata, tra l’altro, di aver emesso fatture per operazioni inesistenti.
La vicenda del resort tunisino si inserisce dunque in un quadro più ampio di presunte irregolarità che hanno segnato la storia recente di Banca CIS, con Bonfatti che, ancora una volta, si è trovato a fornire il proprio contributo per fare luce su dinamiche finanziarie intricate e dalle conseguenze legali significative.