Certificati di malattia a San Marino: nel 2025 ancora da ritirare a mano

da | 11 Set 2025

Sembra incredibile, ma in Repubblica di San Marino nel 2025 per avere un certificato di malattia valido per il lavoro bisogna ancora recarsi di persona al centro sanitario. Nonostante la digitalizzazione promessa da anni e l’esistenza del fascicolo sanitario elettronico, chi si ammala deve alzarsi dal letto, mettersi in fila e ritirare un foglio cartaceo con tanto di firma in calce, come se fossimo ancora in pieno Novecento.

Il malumore dei cittadini è esploso sui social, dove decine di persone hanno denunciato la burocrazia anacronistica che li costringe, anche in condizioni di salute precarie, a “fare i giri” per ottenere un documento che in qualunque altro Paese arriva ormai via email, tramite PEC o direttamente caricato sui sistemi informatici. “Nel 2050 probabilmente potremmo usare le mail o semplicemente caricarlo sul fascicolo sanitario”, ironizza un utente.

La situazione appare ancora più paradossale se si pensa che molte altre pratiche sanitarie – dalle ricette elettroniche agli esiti degli esami – vengono già gestite digitalmente. Il certificato di malattia no. Un cittadino riassume amaramente: “Ci sono i computer, ma non dialogano fra di loro, e così aumentano i giri e la carta”.

C’è chi racconta di aver ricevuto il certificato via email in passato, segno che le procedure non sono uniformi e dipendono spesso dal singolo medico o centro sanitario. Altri confermano che per i frontalieri l’invio è previsto via mail, ma solo per motivi legati ai rimborsi ISS. Tutti gli altri? Devono arrangiarsi: o ci vanno personalmente, o mandano un familiare a ritirare il documento.

Ma il punto più assurdo emerge dai racconti diretti: se non si riesce a chiamare il medico all’alba per segnalare la malattia, si rischia persino di sentirsi rispondere che “è troppo tardi” e che non si ha più diritto al giorno di malattia. Una vera beffa per chi, già debilitato, deve anche lottare contro regole fuori dal tempo.

Mentre l’Europa parla di intelligenza artificiale e sanità digitale, San Marino resta impantanata in procedure medievali, come denuncia un cittadino con una sola, eloquente parola: “ME-DI-O-E-VO”.

Il risultato è un sistema che invece di tutelare i lavoratori li penalizza e li mette in difficoltà, costringendoli a scegliere se rispettare le regole o restare a letto a curarsi. Una contraddizione che grida vendetta e che richiede un cambio di passo immediato: la tecnologia esiste, il fascicolo sanitario pure, manca solo la volontà politica di liberare i cittadini da questa burocrazia che sa di muffa.

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