Caso Togo: una pena da 6.000 euro per le sevizie al cane, giustizia o resa morale?

da | 11 Mar 2025

Si è chiuso con un patteggiamento da 6.000 euro il processo per le brutali sevizie inflitte al cane Togo, un cucciolo martoriato nel 2021 da chi avrebbe dovuto proteggerlo. Il giovane sammarinese imputato ha evitato il dibattimento accettando una sanzione pecuniaria, una conclusione che lascia però un amaro retrogusto di resa etica e giuridica.

Il caso aveva suscitato una forte ondata di indignazione pubblica, sostenuta da immagini e testimonianze che raccontavano di un animale ridotto in condizioni disperate: traumi multipli, ferite gravi, danni permanenti. L’eco della vicenda aveva oltrepassato i confini della Repubblica, diventando simbolo di una più ampia richiesta di giustizia per gli animali.

Eppure, la risposta della giustizia è arrivata sotto forma di un assegno. Nessuna condanna esemplare, nessun segnale forte di discontinuità. Solo una transazione economica, che — seppur prevista dal codice — appare sproporzionata rispetto alla brutalità del gesto. È qui che la vicenda assume una dimensione profondamente problematica: la valutazione monetaria della sofferenza inflitta a un essere senziente.

L’APAS, costituitasi parte civile, ha espresso un dissenso netto, definendo la pena «inadeguata e diseducativa». Le associazioni animaliste temono che simili epiloghi giuridici possano legittimare l’idea che la crudeltà verso gli animali sia un reato minore, sanabile con una cifra, come se la violenza potesse avere un prezzo di mercato.

Al centro del dibattito rimane dunque una questione più profonda: quale valore riconosciamo realmente alla vita animale nel nostro ordinamento? Se il maltrattamento viene trattato come un episodio marginale, se la sofferenza viene tradotta in euro, cosa impedisce a casi simili di ripetersi con leggerezza, senza timore di conseguenze significative?

Il caso Togo, simbolo di una ferita ancora aperta, ci consegna un interrogativo scomodo: la giustizia è solo applicazione di norme, o anche affermazione di valori collettivi? In questo caso, la risposta sembra ancora tutta da scrivere.

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