Nel corso dell’udienza davanti alla Corte d’Assise di Rimini, il processo per l’omicidio di Pierina Paganelli, la pensionata uccisa con 29 coltellate il 3 ottobre 2023, ha vissuto uno dei momenti più intensi con la testimonianza dei figli Chiara e Giacomo Saponi.
Dalle loro parole è emerso il ritratto di una madre presente, attiva e ancora piena di energia, una donna che a 78 anni continuava a guidare, a occuparsi delle incombenze domestiche e a farsi carico dei problemi della famiglia, anche di quelli economici.
Chiara e Giacomo hanno parlato a lungo, tracciando il profilo di una madre che non si era mai tirata indietro di fronte alle difficoltà, ma anche quello di una famiglia segnata da tensioni e fragilità. Più volte il loro racconto si è soffermato sulla figura della nuora Manuela Bianchi, moglie del fratello maggiore Giuliano Saponi, la stessa donna che, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, avrebbe avuto una relazione sentimentale con Louis Dassilva, oggi imputato come presunto assassino di Pierina Paganelli.
Chiara ha ricordato che tre settimane prima dell’incidente che aveva coinvolto Giuliano — un investimento stradale avvenuto il 7 maggio 2023, che lo aveva ridotto in coma — Manuela aveva lasciato la casa coniugale. Ha raccontato che la donna si lamentava spesso di non essere compresa né aiutata dalla famiglia, atteggiamento che, a suo dire, aveva contribuito a creare un clima di distacco e incomprensione.
Suo fratello Giacomo, rispondendo alle domande del pubblico ministero Daniele Paci, ha usato parole dure nei confronti della cognata, definendola “una manipolatrice”, capace di spostare l’attenzione su se stessa e di presentarsi come vittima.
Dalle deposizioni è emerso che Pierina Paganelli e i figli erano a conoscenza del fatto che Manuela avesse intrapreso una nuova relazione, ma non sapevano con chi. Un dettaglio che, alla luce dei fatti successivi, assume oggi un peso particolare nell’economia del processo.
Le testimonianze di Chiara e Giacomo hanno così restituito non solo l’immagine di una madre forte e generosa, ma anche quella di un equilibrio familiare già incrinato, sullo sfondo di un dramma che ha scosso profondamente la comunità riminese.




