Torna al centro del dibattito politico la vicenda del cittadino sammarinese condannato in Italia per violenza sessuale su quattro minori e rimasto in servizio nelle scuole dell’infanzia per oltre due mesi dopo la comunicazione ufficiale della condanna. Le opposizioni hanno depositato un progetto di legge per istituire una Commissione d’inchiesta composta da 12 membri, metà di maggioranza e metà di opposizione, con quattro mesi di tempo per ricostruire ciò che definiscono “gravi omissioni” da parte delle istituzioni.
Secondo l’opposizione, la condanna era stata notificata alle autorità sammarinesi a metà giugno, ma fino all’arresto in Italia a fine agosto non sarebbe stato preso alcun provvedimento amministrativo sul dipendente pubblico coinvolto. Una gestione definita “improvvisata” e “inadeguata”, che ora le minoranze vogliono portare alla luce con uno strumento di indagine politico-istituzionale.
Il progetto punta a sostituire l’organismo previsto dall’ordine del giorno votato dalla maggioranza — ritenuto sbilanciato — con una commissione realmente paritetica. Obiettivo: chiarire eventuali responsabilità interne e prevenire altri casi simili.




