Prosegue il confronto politico sulla gestione del caso relativo al cittadino sammarinese condannato in Italia per violenza sessuale su quattro minori. Dopo la richiesta avanzata dalle opposizioni di istituire una commissione d’inchiesta, arriva la replica ufficiale della Segreteria di Stato per la Giustizia, che ricorda come un percorso istituzionale sia già stato avviato dal Consiglio Grande e Generale.
La Segreteria sottolinea che «il Consiglio Grande e Generale, infatti, ha già stabilito con l’approvazione di uno specifico Ordine del Giorno di voler procedere con l’istituzione di una Commissione tecnico-amministrativa con il compito di verificare eventuali criticità, gap procedurali o profili e responsabilità operative di natura organizzativa e/o informativa». Tale decisione – precisa il comunicato – è stata presa «a maggioranza dall’Aula Consiliare» al termine di «un ampio confronto che ha coinvolto anche i partiti di Opposizione».
Per questo motivo, viene respinta l’idea che oggi le opposizioni possano decidere autonomamente le modalità di accertamento. «Questo è il percorso istituzionale e procedurale che è scaturito al termine del dibattito… pertanto non spetta all’Opposizione oggi determinare unilateralmente le modalità di riscontro bensì riconoscere e attuare la volontà espressa dall’Organo Legislativo».
La Segreteria riferisce inoltre di essersi già attivata per dare attuazione all’Ordine del Giorno, sollecitando i gruppi consiliari a indicare i nomi dei componenti chiamati a far parte della Commissione tecnico-amministrativa. Ma, allo stato attuale, «non è pervenuto alcun nominativo da parte delle Forze di Opposizione». Una situazione che, se non superata, rischierebbe di «vanificare la possibilità di un’analisi rapida e puntuale».
Il Segretario di Stato per la Giustizia, Stefano Canti, invita dunque i partiti di minoranza a una maggiore coerenza tra dichiarazioni e comportamenti: «Non spetta all’Opposizione determinare i modi per accertare eventuali responsabilità bensì al Consiglio Grande e Generale che, dopo un ampio ed approfondito dibattito, ha approvato un Ordine del Giorno che ha istituito una Commissione tecnico-amministrativa. Se è veramente volontà anche dell’Opposizione di far luce sui fatti, prima si istituisce questa Commissione e prima si riuscirà nell’intento».
Sul fronte della richiesta di audizione del Dirigente del Tribunale in Commissione Affari di Giustizia, la Segreteria precisa che «lo stesso Dirigente ha manifestato la propria disponibilità» e che «la convocazione della Commissione non spetta alla Segreteria di Stato per la Giustizia ma va concordata con il Presidente della stessa».
Il messaggio finale della Segreteria di Stato è improntato alla concretezza: «L’obiettivo primario… rimane chiaro: garantire la massima tutela dei minori e dotare l’ordinamento di San Marino di tutti gli strumenti necessari per proteggere la comunità». Per arrivarci, conclude la nota, «l’accertamento dei fatti è il primo, fondamentale passo… e la sua realizzazione dipende ora anche dalla celere risposta dell’Opposizione».




