Un inatteso colpo di scena ha animato l’Assemblea dei Soci dell’Ente Cassa di Faetano, riunitasi oggi per l’approvazione del bilancio e il rinnovo delle cariche sociali.
Nonostante l’elezione del nuovo presidente, l’iter per la formazione del Consiglio di Amministrazione (CDA) ha subito un’improvvisa battuta d’arresto, aprendo la strada a possibili ripetizioni dell’intera procedura elettorale.
L’attenzione era alta per il voto che avrebbe definito la guida dell’Ente Cassa. Per la presidenza, Sergio Barducci ha ottenuto una netta vittoria con 140 voti, superando Alessandra Mularoni, che si è fermata a quota 100 preferenze. L’esito della presidenza sembrava aver tracciato un percorso chiaro per i lavori assembleari.
Tuttavia, è nella successiva fase di elezione del Consiglio di Amministrazione che è emerso l’intoppo cruciale. Non è stato infatti raggiunto il quorum necessario per l’elezione del quarto membro del CDA, un elemento fondamentale per la piena costituzione dell’organo.
Questo intoppo arriva in un momento particolarmente sensibile per l’Ente Cassa, con un’importante operazione sullo sfondo: la cessione della maggioranza di Banca di San Marino al gruppo bulgaro Starcom Holding.
Tale operazione è attualmente al vaglio di Banca Centrale, l’organismo a cui spetta l’autorizzazione definitiva. L’incertezza sulla governance dell’Ente Cassa di Faetano potrebbe, seppur indirettamente, aggiungere un ulteriore elemento di complessità a questo delicato passaggio strategico per il futuro della Banca di San Marino.