Assemblea UIP, la delegata Cesarini: “Dove le donne non hanno voce, la democrazia è monca. Dove la parità è negata, la giustizia è ferita”

da | 7 Apr 2025

150ª Assemblea dell’Unione Interparlamentare – Intervento della Delegata Gemma Cesarini

Tashkent, 8 aprile 2025 – Nel cuore di Tashkent, crocevia di culture, storia e contraddizioni, si sta svolgendo la 150ª Assemblea Generale dell’Unione Interparlamentare. Ho l’onore di partecipare come delegata, portando con me un messaggio chiaro, urgente e necessario: quello di un’azione parlamentare che sia realmente giusta, perché giusta per tutte e tutti.

Ho scelto di fondare il mio intervento sul documento “Azione parlamentare e giustizia”, al quale ho lavorato con dedizione, ma sentivo che non bastava. Non si può parlare di giustizia senza denunciare l’ingiustizia più antica e ancora troppo presente: quella contro le donne.

Nel mio intervento, ho sostenuto senza giri di parole: le donne non sono una minoranza da proteggere, ma una maggioranza da ascoltare e rispettare. In troppi Paesi del mondo, ancora oggi, la loro voce viene soffocata, la loro presenza ridotta a ornamento, i loro diritti sistematicamente violati.

Il caso dell’Afghanistan è il simbolo tragico di questo abisso: bambine a cui viene negata l’istruzione, donne bandite dalla vita pubblica, cancellate dallo spazio civile come se non esistessero. Ma non è solo lì. In Iran, in Somalia, in Yemen, in alcune aree dell’Africa subsahariana e dell’Asia centrale, la condizione femminile è schiavitù mascherata da tradizione.

Non possiamo restare in silenzio, non qui, non ora.

Durante il Forum sui Diritti delle Donne e la Parità di Genere, a cui ho partecipato con emozione, ho lasciato il mio contributo richiamando l’intera comunità interparlamentare a un atto di coraggio:

passare dalle parole ai fatti, promuovendo leggi vincolanti, programmi educativi trasformativi, azioni parlamentari che non siano solo “per le donne”, ma con le donne, protagoniste.

La parità di genere non è un’utopia, ma una scelta politica. Una visione concreta che parte da un principio semplice: la donna non è un soggetto fragile da compatire, ma un valore aggiunto da liberare. Serve più presenza femminile nei parlamenti, nei governi, nelle istituzioni di controllo, nei tavoli dove si decide davvero. Ma serve anche un cambio culturale, che comincia a scuola, nei media, nella narrazione del potere.

Nessuna democrazia può dirsi compiuta se metà della popolazione viene esclusa o maltrattata. Nessuna giustizia può dirsi tale se accetta in silenzio la violenza, il silenzio imposto, la negazione di opportunità e libertà.

Io non sono qui solo per denunciare. Sono qui per proporre, per costruire ponti, per condividere strumenti. Perché un’altra rotta è possibile.

Una rotta fatta di leggi che tutelino concretamente, azioni che promuovano leadership femminili, e reti internazionali che non si fermino davanti all’indifferenza o alla paura.

Come diceva Simone de Beauvoir, “Basta una crisi politica, economica o religiosa perché i diritti delle donne vengano rimessi in discussione”. Noi dobbiamo essere la risposta forte, corale, decisa a ogni tentativo di regressione. Con fermezza e con passione.

È tempo di ribaltare le gerarchie ingiuste. È tempo di rendere la giustizia davvero inclusiva.

È tempo, finalmente, di mettere le donne al centro.

Gemma Cesarini – Delegata alla 150ª Assemblea dell’Unione Interparlamentare

 

Condividi su:

Puoi leggere questo articolo gratuitamente grazie al contributo di

Articoli correlati

Panoramica privacy
Insider.sm

Questo sito utilizza i cookie per offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie vengono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni essenziali, come riconoscerti quando torni sul nostro sito e aiutare il nostro team a capire quali sezioni trovi più interessanti e utili.

Cookie strettamente necessari

I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.

Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.