Accordo UE: il governo sammarinese smentisce Il Sole 24 Ore e valuta azioni legali

da | 27 Feb 2025

Il Congresso di Stato della Repubblica di San Marino ha recentemente respinto con fermezza le affermazioni contenute in un articolo pubblicato da Il Sole 24 Ore, redatto dal giornalista Roberto Galullo, che insinuava presunte criticità nei rapporti tra San Marino e l’Italia riguardo al percorso di associazione all’Unione Europea (UE).

Il governo sammarinese ha sottolineato che tali dichiarazioni sono infondate e che il processo di associazione all’UE sta procedendo secondo i tempi previsti, con un dialogo attivo sia con la Commissione Europea sia con gli Stati membri. Le osservazioni tecniche sollevate, comprese quelle italiane, sono attualmente in fase di valutazione e non rappresentano ostacoli al negoziato in corso.

In particolare, il governo ha evidenziato che il protocollo sui servizi finanziari, indicato da alcuni come fonte di resistenze, è ancora oggetto di approfondimenti, senza che ciò precluda un esito positivo del negoziato. L’Accordo di Associazione è visto come un mezzo per rafforzare la trasparenza e la conformità alle normative europee, eliminando margini di arbitraggio o concorrenza sleale.

Il Congresso di Stato ha inoltre denunciato quello che ritiene essere un attacco mediatico, sia interno che esterno, volto a destabilizzare il negoziato e l’azione dell’esecutivo. Ha sottolineato la coincidenza tra queste polemiche e l’apertura di un procedimento penale per associazione a delinquere, che coinvolge figure accusate di aver ostacolato in passato il percorso di trasparenza del Paese, come nel caso della Centrale Rischi concordata con Bankitalia nel 2016.

Il governo ha ribadito la solidità del dialogo con l’Italia, sottolineando che Roma ha fortemente sostenuto il percorso di associazione all’UE intrapreso da San Marino. Alla luce delle recenti vicende, il Congresso di Stato si riserva di adottare ogni iniziativa utile a tutelare l’onorabilità della Repubblica, demandando agli organi competenti l’analisi della situazione e le relative determinazioni, inclusa la valutazione di possibili azioni legali nei confronti delle informazioni ritenute diffamatorie.

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