Raggiunta l’intesa tra maggioranza e opposizione: rush finale per il Bilancio. In mattinata attesa l’approvazione

da | 19 Dic 2025

Si avvicina ormai all’approvazione il Progetto di legge “Bilanci di Previsione dello Stato e degli Enti Pubblici per l’esercizio finanziario 2026 e Bilanci Pluriennali 2026/2028”.

Nella serata di giovedì 18 dicembre il Consiglio Grande e Generale torna a riunirsi per esaminare l’articolato del Bilancio di previsione dello Stato 2026. Dopo il braccio di ferro delle ultime notti e dopo il confronto della mattinata odierna, è stata infine raggiunta un’intesa tra maggioranza e opposizione per rendere più fluidi i lavori e arrivare così all’approvazione della finanziaria. I partiti di opposizione di fatto hanno accettato di ridurre drasticamente il numero degli emendamenti (ne erano stati presentati 151), in cambio dell’accoglimento di alcune proposte ritenute qualificanti.

Nel suo intervento Nicola Renzi (Repubblica Futura) ricostruisce il percorso che porta, dopo un iniziale “muro contro muro” durato due notti, a un accordo costruito attraverso un confronto serrato con maggioranza e opposizioni. Richiama l’articolo già approvato sulla modifica della legge sviluppo per introdurre la figura degli imprenditori under 40, con l’obiettivo di attrarre giovani e contrastare l’invecchiamento demografico. Tra le proposte qualificanti cita l’emendamento per il dimezzamento della retta dei centri estivi e l’estensione del servizio fino alla settimana precedente l’inizio della scuola, oltre alla previsione dell’obbligo di comunicazione ai dipendenti dei contributi non versati. Evidenzia poi il deposito di un testo di legge per l’abolizione della riprensione dal codice, in particolare in materia di sanzioni per molestie sessuali, e di un ordine del giorno sulla riprogettazione del centro storico, con nuove risalite, spazi per la cittadinanza e uno studio di fattibilità per una struttura polifunzionale con parcheggi e aree congressuali. Renzi sottolinea che “la battaglia è stata nostra, ma il risultato è condiviso” e, riconoscendo il cambio di clima e il dialogo con la maggioranza, annuncia il ritiro formale di 66 emendamenti.

Emanuele Santi (Rete) prende atto dell’accordo raggiunto, sottolineando come maggioranza e opposizione individuino un punto di equilibrio fondato sul buon senso, evitando che la legge di bilancio resti priva di contributi dell’opposizione. Spiega che, pur trattandosi di un intervento tecnico, era essenziale inserire elementi riconducibili alla visione delle minoranze. Per Rete viene accolto l’emendamento che prevede l’adeguamento automatico annuale degli assegni familiari all’inflazione, come risposta al fatto che l’aumento dei prezzi ha colpito soprattutto i lavoratori dipendenti, rappresentando “un segnale importante”. Viene inoltre approvato l’aumento di 50.000 euro dei contributi per i giovani universitari destinati alla ricerca anche dopo la laurea. Santi richiama anche l’inserimento di un capitolo di spesa di 50.000 euro per una banca dati a supporto delle attività investigative di polizia e tribunale e l’accoglimento dell’emendamento sulla trasparenza dei contributi non versati. Valuta positivamente il progetto di legge per l’abolizione della riprensione e l’impegno a discutere, nel 2026, altri progetti dell’opposizione, annunciando infine il ritiro degli ulteriori emendamenti presentati.

Fabio Righi (Domani–Motus Liberi) si colloca nel solco degli interventi precedenti, confermando che l’accordo raggiunto consente di chiudere la manovra di bilancio, pur rilevando che il metodo avrebbe potuto essere diverso e più efficace. Spiega che gli emendamenti della sua forza politica, oltre a quelli condivisi con le altre opposizioni sulla riprensione e sull’ordine del giorno dedicato al centro storico, sono concentrati su un pacchetto di misure a sostegno delle giovani famiglie e delle giovani coppie. Tra le proposte accolte rientra l’esenzione dall’imposta di registro per i contratti di locazione stipulati da giovani coppie per tutto il 2026 e per il primo triennio, come risposta alle difficoltà abitative dell’attuale contesto economico. Viene inoltre estesa la possibilità di accedere ai benefici “prima casa” anche ai nuclei familiari che si ricompongono dopo una separazione, consentendo a chi è rimasto privo di immobile di riaccedere alle agevolazioni per la nuova famiglia, intervento che Righi definisce correttivo di una “stortura” normativa. Un ulteriore emendamento introduce l’esenzione dall’imposta di voltura per gli atti di acquisto delle giovani coppie e dei soggetti under 40, rafforzando il sostegno all’accesso alla casa. Alla luce dell’intesa raggiunta, annuncia infine il ritiro degli altri emendamenti presentati da Motus.

I lavori proseguono con l’approvazione – come da accordi – degli emendamenti presentati dalle opposizioni e degli articoli che compongono il Bilancio, dal 5 al 17. Una breve parentesi di riflessione viene aperta, dalle opposizioni, in merito al bilancio dell’ISS.

Alle 01.00 la seduta viene sospesa. Si riprenderà in mattinata alle 9.00 con le dichiarazioni di voto e la votazione del Bilancio.

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