Dopo la lunga notte trascorsa in aula e una mattinata segnata da tensioni e accuse reciproche, maggioranza e opposizione si sono alla ricerca di uno spiraglio per una possibile mediazione sul percorso di approvazione del Bilancio 2026. Un tentativo fragile, nato dall’esigenza condivisa di evitare il protrarsi della maratona consiliare fino all’alba anche nelle prossime sedute.
Alla base dello scontro resta la diversa lettura del ruolo degli emendamenti. Le opposizioni rivendicano il diritto di illustrare e discutere le proprie proposte per il Paese, presentate sotto forma di emendamenti al bilancio. La maggioranza, al contrario, considera questo atteggiamento di natura ostruzionistica, finalizzato più a rallentare i lavori che a migliorare il provvedimento.
Nel pomeriggio, alle 17.30, è stata convocata una riunione tra i partiti con l’obiettivo di individuare una via d’uscita condivisa. L’auspicio, dichiarato da più parti nelle ore precedenti, era quello di superare le schermaglie e lasciare spazio al buon senso.




