Rating investment grade, doppia conferma per San Marino da Fitch e Morningstar DBRS

da | 14 Dic 2025

La Repubblica di San Marino ottiene una doppia certificazione positiva sul fronte della finanza pubblica e della solidità economica. Nella giornata del 14 dicembre 2025, due tra le principali agenzie di rating internazionali hanno espresso valutazioni convergenti che collocano il Paese in una posizione di maggiore affidabilità sui mercati finanziari internazionali.

Nel comunicato diffuso dal Congresso di Stato si parla di “una giornata storica per la finanza pubblica sammarinese”, sottolineando come “due delle principali agenzie di rating internazionali hanno certificato contemporaneamente la solidità e le prospettive di crescita della Repubblica, sancendo il definitivo ritorno di San Marino tra gli emittenti affidabili a livello globale”.

Fitch Ratings ha annunciato “l’innalzamento del rating a lungo termine (Long-Term Foreign-Currency Issuer Default Rating) da ‘BB+’ a ‘BBB-’, con outlook Positivo”. Una decisione che, come specificato nella nota, “segna l’ingresso ufficiale del Titano nell’area ‘Investment Grade’, abbandonando la fascia speculativa”. Parallelamente, Morningstar DBRS “ha confermato il rating ‘BBB (low)’ ma ha rivisto al rialzo il trend, portandolo da Stabile a Positivo, segnale inequivocabile di un ulteriore potenziale miglioramento nel breve termine”.

Le valutazioni delle due agenzie convergono nell’evidenziare i progressi strutturali compiuti dal Paese, con particolare riferimento al sistema bancario. Nel comunicato si riporta che Fitch “sottolinea il drastico abbattimento delle vulnerabilità bancarie”, evidenziando come “i crediti deteriorati netti (NPL) sono crollati all’11,2% a settembre 2025 (dal 27,8% di fine 2022)”, mentre “il Tier 1 ratio del sistema si è rafforzato al 17,2%, allineandosi alla media dell’Eurozona”. Una lettura confermata anche da Morningstar DBRS, che “rileva come il rapporto NPL lordo sia sceso dal picco del 61,1% del 2020 al 15,0% nel secondo trimestre 2025, grazie a svalutazioni, cartolarizzazioni e accantonamenti mirati”.

Sul versante della finanza pubblica, le agenzie riconoscono la disciplina di bilancio e la traiettoria discendente del debito. Fitch, come riportato, “stima che il rapporto debito/PIL scenderà al 59,5% entro fine 2025, anticipando gli obiettivi governativi”. Morningstar DBRS, dal canto suo, “prevede un trend discendente sostenuto nel medio termine, rafforzato dalla recente riforma delle imposte sui redditi”, basandosi su risultati fiscali migliori del previsto nel 2024 e sulla revisione dei dati storici.

Un ulteriore elemento valorizzato riguarda la posizione esterna della Repubblica. Secondo Fitch, “la posizione creditoria netta estera è eccezionale, pari al 218% del PIL a fine 2024”, mentre Morningstar DBRS sottolinea come San Marino “benefici di un reddito pro capite elevato e di un settore export dinamico”. Entrambe le agenzie indicano inoltre che “l’imminente firma dell’Accordo di Associazione con l’Unione Europea, prevista entro la primavera 2026” rappresenta “un volano fondamentale per attrarre investimenti esteri, ridurre la burocrazia e integrare il settore finanziario nel mercato unico”.

Nel comunicato è riportato anche il commento del Congresso di Stato, che afferma: “Ricevere un upgrade a Investment Grade da Fitch e un miglioramento dell’outlook da Morningstar DBRS è un risultato straordinario che va oltre ogni più rosea aspettativa”. Il Governo evidenzia che si tratta di “una certificazione indipendente e autorevole che le riforme strutturali, dal risanamento bancario alla gestione prudente del bilancio, hanno trasformato le fondamenta della nostra economia”, aggiungendo che “non siamo più un’osservata speciale, ma un partner credibile e solido”.

Secondo il Congresso di Stato, il doppio riconoscimento “avrà un impatto diretto e tangibile: abbatterà il costo del nostro debito pubblico, liberando risorse per lo sviluppo, posizionando San Marino come polo attrattivo per gli investitori internazionali che cercano stabilità e crescita”. La dichiarazione si chiude con l’indicazione che “la strada è tracciata: riforme e integrazione europea sono le chiavi per garantire il benessere futuro della nostra Repubblica”.

I report delle agenzie, infine, “evidenziano come la gestione proattiva del debito, inclusa la preparazione al rifinanziamento del titolo in scadenza nel 2027, e la riduzione delle passività potenziali dello Stato”, abbiano ulteriormente rafforzato il profilo creditizio del Paese, con “garanzie statali scese all’1,4% del PIL secondo Fitch”.

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