La Repubblica di San Marino entra ufficialmente nel network globale dedicato alla tutela e alla conservazione del patrimonio culturale, divenendo il 139° Stato membro dell’ICCROM, il Centro Internazionale di Studi per la Conservazione ed il Restauro dei Beni Culturali. L’adesione, formalizzata il 27 novembre, è stata accolta oggi dall’Assemblea Generale dell’Organizzazione, riunita presso la sede della FAO a Roma, alla presenza del Segretario di Stato per l’Istruzione e la Cultura, Teodoro Lonfernini.
L’ingresso nell’organismo intergovernativo, accompagnato dalla firma di una Lettera d’Intenti con il Direttore Generale, è presentato come un passo coerente con l’impegno sammarinese nel rafforzare le politiche di conservazione e nel promuovere forme di cooperazione internazionale basate sul dialogo e sulla tutela dell’identità culturale. Nel suo intervento, il Segretario di Stato ha tracciato una cornice geopolitica nella quale la cultura assume un ruolo sempre più centrale.
“Viviamo un periodo storico complesso, segnato da guerre e conflitti in cui l’instabilità internazionale mette a dura prova la credibilità stessa del multilateralismo”, ha affermato Lonfernini rivolgendosi all’Assemblea. Ha aggiunto che “San Marino rimane fermamente convinto che il multilateralismo resti l’unico ambito in cui i Paesi, grandi e piccoli, possano incontrarsi e impegnarsi in un dialogo costruttivo. Dobbiamo continuare a lavorare insieme […] perché la conservazione del patrimonio non è responsabilità di poche nazioni, bensì un dovere condiviso”.
L’adesione all’ICCROM si colloca in continuità con una storia di impegno culturale iniziata nel 1974 con l’ingresso nell’UNESCO, rafforzata dal recente incontro con il Direttore Generale Khaled El-Enany e fondata sui principi di libertà, identità e sovranità come elementi essenziali della democrazia. San Marino porta nell’organizzazione un patrimonio riconosciuto anche a livello internazionale: dal 2008 il Centro Storico e il Monte Titano sono iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale, mentre nell’aprile scorso il manoscritto del X secolo Vita Sanctorum Marini et Leonis è entrato nel Registro Memory of the World, grazie a una candidatura congiunta con Italia e Croazia che evidenzia le radici culturali comuni dell’area adriatica.
L’ingresso nel sistema ICCROM offrirà nuove opportunità anche all’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, già impegnata nello sviluppo di programmi formativi e di ricerca dedicati alla conservazione, che ora potrà consolidare il proprio ruolo all’interno di una rete di competenze internazionale.
Concludendo il suo intervento, Lonfernini ha ribadito il valore universale dei beni culturali: “Entrando nell’ICCROM riaffermiamo che il patrimonio culturale, in tutte le sue forme, appartiene all’umanità intera. Questa organizzazione fornisce una piattaforma essenziale per preservare la memoria collettiva, valorizzare la figura femminile e promuovere il dialogo culturale. È questa l’eredità che dobbiamo trasmettere alle generazioni future”.
La Segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura definisce così completato un passaggio strategico, destinato a rafforzare il posizionamento internazionale del Paese nelle politiche per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio.




