Il pubblico ministero ha chiesto una condanna a tre anni di reclusione per il 19enne tunisino accusato di aver molestato una 31enne piemontese durante l’edizione dello scorso anno di Rimini Comix. L’episodio risale al 21 luglio, quando la donna, presente alla manifestazione in piazzale Fellini insieme a un gruppo di amici, sarebbe stata avvicinata da due giovani stranieri. Uno di loro, secondo la denuncia, dopo averla apostrofata le avrebbe infilato le mani nei pantaloni, toccandole le parti intime e giustificando il gesto come uno “scherzo”.
La vittima aveva reagito immediatamente, mettendo in fuga i due. Alcuni presenti avevano però dato l’allarme, permettendo agli agenti impegnati nel servizio di sicurezza della manifestazione di bloccare uno dei ragazzi, poi identificato come il 19enne residente a Bologna, arrivato in Italia come minore non accompagnato. Il secondo giovane era riuscito a scappare ed è rimasto non identificato.
La donna ha riconosciuto il presunto aggressore e presentato denuncia. Il giovane è stato rinviato a giudizio lo scorso febbraio. Durante l’udienza, la difesa – rappresentata dall’avvocato Matteo Paruscio – ha chiesto l’assoluzione, sostenendo che non vi sarebbero prove sufficienti a dimostrare che sia stato il suo assistito a compiere la molestia e non l’amico fuggito.




