Una caduta avvenuta nel 2018 all’interno di un ristorante di Rimini si conclude, dopo anni di causa civile, con una condanna in Appello: la Corte di Bologna ha stabilito che i gestori del locale dovranno risarcire circa 15 mila euro a una cliente rimasta ferita scivolando su una macchia di sugo caduta da un piatto di impepata di cozze appena servito.
La donna, mentre si spostava tra i tavoli, era finita a terra riportando una ferita al mento poi suturata al pronto soccorso. Secondo la ricostruzione dei giudici, la pozza di liquido era stata notata dal personale del ristorante pochi istanti dopo essersi formata, ma non era stato adottato alcun intervento immediato: né una segnalazione ai clienti, né una delimitazione dell’area, né una pulizia urgente.
La Corte d’Appello, presieduta da Giuliano con estensori Iovino e Capano, ha escluso l’ipotesi del caso fortuito, chiarendo che la rapidità con cui il sugo era finito a terra non rendeva l’evento né imprevedibile né inevitabile. Era, al contrario, doveroso intervenire subito per evitare rischi di caduta.
Oltre ai danni fisici, è stato riconosciuto anche un risarcimento per il danno morale legato alla cicatrice rimasta sul volto della giovane. In primo grado il Tribunale di Rimini aveva liquidato poco più di 5 mila euro; la sentenza d’Appello triplica la somma. La donna è stata assistita dagli avvocati Marco e Monica Lunedei.
Con questa decisione, il procedimento civile si chiude confermando la responsabilità del ristorante per non aver messo in sicurezza la zona dove si era verificata la perdita di sugo.




