Il Papa incontra a Istanbul Andrea Minguzzi, padre di Mattia Ahmet: “Tenere accesa la luce di Mattia”

da | 30 Nov 2025

A Istanbul, nel cuore dell’ultimo giorno della sua visita ufficiale, Papa Leone XIV ha incontrato questa mattina Andrea Minguzzi, chef italiano e padre di Mattia Ahmet, il quattordicenne italo-turco ucciso lo scorso inverno in un tragico accoltellamento nel quartiere di Kadıköy. Un colloquio breve ma intenso, che ha riacceso l’attenzione su una vicenda che ha profondamente scosso la Turchia e la comunità italiana presente nella metropoli sul Bosforo.

Minguzzi, visibilmente emozionato, ha raccontato all’ANSA la portata dell’incontro, anticipando lo stato d’animo con cui lo aveva atteso: “Ho cominciato ad avere un po’ la pelle d’oca, è stato molto emozionante, ieri notte (prima dell’incontro) non ho dormito.” Un sentimento che si è trasformato in gratitudine quando ha avuto la possibilità di parlare direttamente con il Pontefice, che — come lui stesso ha spiegato — era già stato messo al corrente della loro storia e del dossier consegnato alla Santa Sede.

“Sono riuscito a parlare con il Papa, che era al corrente della nostra storia, era stato informato sul nostro dossier. È stato molto carino, gli ho chiesto di pregare per la nostra missione di fratellanza, perché noi continueremo con la nostra volontà di salvare altri bambini, di tenere accesa la luce di Mattia e gli ho chiesto una benedizione per me e per la nostra famiglia”, ha dichiarato Minguzzi, ricordando di aver scritto una lettera a Leone XIV proprio nella speranza di ottenere un incontro durante la visita papale in Turchia.

Il dialogo con il Pontefice arriva in un momento particolarmente delicato per la famiglia, impegnata da mesi in una campagna di sensibilizzazione sulla violenza minorile. L’omicidio di Mattia Ahmet, che aveva commosso l’opinione pubblica turca e italiana, risale al 9 febbraio: il ragazzo era deceduto dopo circa due settimane di ricovero in terapia intensiva, in seguito alle gravi ferite riportate quando un quindicenne lo aveva accoltellato in un mercato di strada a Kadıköy. Secondo la ricostruzione, un gruppo di adolescenti aveva avvicinato il giovane cercando uno scontro immotivato. Mattia, spaventato, si era allontanato, ma gli aggressori erano tornati sui loro passi e uno di loro lo aveva colpito con un coltello.

Per quel delitto, due quindicenni sono stati recentemente condannati a 24 anni di reclusione, mentre la vicenda giudiziaria resta seguita con grande attenzione in Turchia. Minguzzi vive da molti anni a Istanbul, dove ricopre il ruolo di chief executive chef presso Eataly, e insieme alla moglie, la violoncellista turca Yasemin Akincilar, ha scelto di trasformare il dolore per la perdita del figlio in un impegno civile e pubblico, volto a richiamare istituzioni e cittadini a una maggiore consapevolezza sul problema della violenza giovanile.

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