Si è aperta ieri a Malta la decima edizione del Mediterranean Tourism Forum, appuntamento considerato tra i principali riferimenti internazionali per il confronto sul turismo. L’incontro riunisce oltre 1.500 delegati provenienti da più di 30 Paesi, confermandosi come uno spazio di dialogo su scala mediterranea. Gli organizzatori definiscono questa edizione come “la porta d’accesso al futuro del turismo”, un’espressione che introduce la volontà di esplorare approcci innovativi per ridefinire ruolo e potenzialità dell’area.
Il focus del 2025 dedica attenzione al Mediterraneo non solo come destinazione, ma come simbolo. Nel comunicato si legge che rappresenta “un ecosistema culturale, economico e ambientale che unisce popoli diversi attraverso storia, cibo, identità e tradizioni condivise”. Una prospettiva che orienta anche la cornice tematica del Forum, articolata attorno al concetto di SEA – Sostenibilità, Esperienza e Intelligenza Artificiale – elementi indicati come leve per costruire un futuro turistico equilibrato e competitivo.
Durante la sessione plenaria di oggi, esperti e rappresentanti istituzionali hanno approfondito come il Mediterraneo, inteso sia in senso geografico sia simbolico, possa assumere nei prossimi anni un ruolo di guida nei processi di crescita sostenibile e innovazione tecnologica. Il Forum si propone così come osservatorio sulle trasformazioni che coinvolgeranno l’industria turistica dell’area estesa.
All’evento ha preso parte anche il Segretario di Stato per il Turismo della Repubblica di San Marino, Federico Pedini Amati, intervenuto con un videomessaggio. Nel suo contributo ha richiamato il valore della cooperazione internazionale, affermando: «Il Mediterraneo è un ponte naturale fra nazioni. Solo attraverso il dialogo, la cooperazione e strategie condivise possiamo affrontare le grandi sfide del turismo contemporaneo e costruire opportunità di sviluppo per tutta l’area».




