La Segreteria di Stato per il Territorio e l’Ambiente ha illustrato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, alcuni risultati ottenuti grazie al Regolamento sui Patti di Collaborazione, definito come “un modello innovativo che promuove la partecipazione attiva della cittadinanza, rafforza il senso civico e contribuisce alla cura, alla rigenerazione e alla valorizzazione degli spazi pubblici, in linea con una visione moderna e condivisa della gestione dei beni comuni”.
Il quadro presentato mostra interventi concreti già avviati tramite la collaborazione tra l’Ufficio Gestione Risorse Ambientali e Agricole (UGRAA), cittadini e realtà private. Tra questi è stato ricordato “l’Oasi della Biodiversità nel Parco di Montecerreto, un progetto di tutela e valorizzazione ambientale diventato un punto di riferimento educativo e naturalistico”, così come “le cascatelle di Canepa, riqualificate e rese nuovamente fruibili grazie al lavoro congiunto di volontari e tecnici”. La Segreteria ha citato anche “ulteriori aree verdi, oggetto di manutenzione, decoro e miglioramento da parte di cittadini, associazioni e aziende che hanno scelto di contribuire attivamente al benessere del Paese”.
Secondo la Segreteria, tali esperienze dimostrano come la collaborazione tra istituzioni e comunità possa produrre risultati tangibili in termini di decoro urbano, qualità del paesaggio e senso di appartenenza. Il Segretario di Stato Matteo Ciacci ha confermato l’intenzione di proseguire su questa strada, indicando che “il percorso proseguirà con nuove iniziative e ulteriori ambiti di intervento”.
Fra le attività già previste sono stati elencati interventi semplici ma diffusi: “attività di pulizia e cura del verde; imbiancature e piccole manutenzioni; interventi di giardinaggio, decoro e allestimenti; progetti di rigenerazione partecipata su piccola e grande scala”. L’obiettivo dichiarato è quello di “ampliare il coinvolgimento diffuso e rendere sempre più stabile e naturale il modello della gestione condivisa dei beni comuni, creando una rete di responsabilità reciproca fra cittadini e amministrazione”.
La Segreteria considera questa fase un tassello importante di un processo più ampio, sottolineando come “questa fase propulsiva rappresenta un esempio virtuoso di come la partecipazione attiva della cittadinanza possa diventare parte integrante delle politiche pubbliche”. Nella stessa direzione si inserisce la riflessione finale: “Piccoli gesti possono generare grandi risultati, specialmente quando inseriti in un progetto strutturato e condiviso. Prendersi cura del territorio significa prendersi cura della comunità: è in questa prospettiva che la Segreteria di Stato per il Territorio continuerà a investire”.
Le persone interessate possono attivare nuovi Patti di Collaborazione compilando il modulo disponibile su gov.sm, nella sezione Modulistica dell’Ufficio Gestione Risorse Ambientali e Agricole.




