Il Titano davanti all’UE: esperti a confronto sull’acquis comunitario

da | 18 Nov 2025

Che cosa cambierà per San Marino con l’Accordo di associazione all’Unione Europea? È la domanda che in queste settimane accompagna il dibattito pubblico sul Titano, mentre si avvicina il momento di comprendere fino in fondo quali effetti avrà l’armonizzazione fra il diritto sammarinese e quello dell’UE. Per offrire una risposta fondata e basata sulle esperienze di realtà paragonabili, l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino ha scelto di convocare studiosi e professionisti provenienti da Andorra, Liechtenstein e Canton Ticino, territori che da anni vivono forme di integrazione con l’Unione e che possono quindi rappresentare un laboratorio prezioso.

Giovedì 20 novembre, nell’ambito di un convegno organizzato dall’Istituto Giuridico Sammarinese (IGS), questi esperti porteranno sul Titano uno sguardo concreto e non astratto, condividendo le ricadute vissute nei propri ordinamenti: dalla fiscalità alla libera circolazione dei capitali, fino agli effetti più profondi sul funzionamento giuridico e istituzionale. Il titolo dell’iniziativa, “L’acquis comunitario e i Paesi terzi: l’applicazione del diritto UE agli accordi di associazione”, racchiude già il cuore della questione: comprendere come un Paese di piccole dimensioni possa accogliere l’acquis comunitario senza perdere la propria identità giuridica e ordinamentale. L’appuntamento si inserisce in un più ampio progetto di ricerca con cui l’Ateneo sta analizzando l’impatto delle imminenti trasformazioni per la Repubblica di San Marino.

I lavori, in programma dalle 10:30 alle 13:30 nella sede universitaria di via Salita alla Rocca 44, saranno aperti dagli interventi del direttore dell’IGS Paolo Pascucci, del coordinatore del dottorato in Diritto dell’UE e Ordinamenti Nazionali dell’Università di Ferrara Giovanni De Cristofaro, e di Marco Greggi, membro dello staff dell’Istituto e protagonista del percorso di ricerca in corso. Saranno loro a introdurre il quadro generale, delineando perché il confronto internazionale rappresenti oggi una tappa indispensabile.

Due accademici di spicco, provenienti dall’Università SUPSI di Lugano e dall’Università del Liechtenstein, ci illustreranno lo ‘stato dell’arte’ dei rapporti dei rispettivi territori con l’Unione Europea, evidenziandone le luci senza tacere sulle ombre”, spiegano Pascucci e Greggi, chiarendo il taglio del convegno: un’analisi realistica, lontana sia dagli entusiasmi facili sia dalle paure non fondate.

Il programma prevede inoltre i contributi di rappresentanti dello studio Carlota Pastora di Andorra, dell’Università di Urbino, della Universitas Mercatorum di Roma e dell’Università di Torino. La chiusura dei lavori sarà affidata a Riccardo De Caria, attivo anche nell’Italian Hub dello European Law Institute di Vienna, che offrirà una riflessione sul ruolo che i piccoli territori possono avere nello sviluppo del diritto europeo. Un ruolo spesso sottovalutato, ma capace di portare valore grazie alla capacità di promuovere pluralismo, dialogo e cooperazione dentro un quadro normativo più vasto.

Il Titano si impegna per rispettare i principi generali dell’UE e ciò avrà un impatto concreto per chi lavora, vive, commercia e opera a San Marino”, aggiungono Pascucci e Greggi. “La nostra ricerca valuta l’incidenza sull’economia dello Stato e i riflessi ordinamentali dell’impegno sammarinese di accettare, in toto, l’acquis communautaire”. Saranno dunque mesi fondamentali per comprendere come l’accordo potrà rimodellare aspetti importanti della vita istituzionale e produttiva del Paese.

La giornata di studio è organizzata dall’Università di San Marino insieme all’Ateneo di Ferrara. Maggiori informazioni sono disponibili nella sezione eventi del sito dell’Ateneo, raggiungibile dal menù grigio nella parte alta della homepage.

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