È entrato nel vivo il processo a carico di Louis Dassilva, accusato dell’omicidio di Pierina Paganelli, la donna trovata senza vita nell’ottobre 2023 nel garage del condominio dove abitava a Rimini. L’udienza di oggi, tra le più attese, ha visto sfilare in aula i primi testimoni chiamati dal pubblico ministero Daniele Paci: i tre figli della vittima, Chiara, Giacomo e Giuliano Saponi.
La prima a essere ascoltata è stata Chiara Saponi, che ha ricostruito davanti alla Corte il difficile rapporto tra il fratello Giuliano e Manuela Bianchi, la donna che in più momenti era stata al centro delle indagini. Ha spiegato come la loro fosse una relazione segnata da continue tensioni e da gravi difficoltà economiche, dovute anche alla precarietà lavorativa di Giuliano. In passato, la coppia aveva subito un pignoramento dei mobili di casa e, nei primi tempi della loro storia, era stata costretta a vivere nell’abitazione di Pierina Paganelli.
Chiara ha poi ricordato che, nella primavera del 2023, la relazione tra Giuliano e Manuela si era interrotta. La donna aveva deciso di lasciare l’abitazione, spiegando di avere bisogno di chiarirsi le idee e di essere sentimentalmente legata a un’altra persona.
Parlando della madre, la testimone ha tracciato il ritratto di una donna tranquilla, riservata e benvoluta da tutti. Ha sottolineato come Pierina non avesse mai manifestato paure o preoccupazioni particolari, né avesse problemi economici o attriti con qualcuno.
Il processo prosegue con l’ascolto dei testimoni chiamati a chiarire i rapporti familiari e di vicinato, sullo sfondo di una vicenda che continua a interrogare la città e a cercare risposte sulle cause di un delitto rimasto a lungo avvolto dal mistero.




