Un grave attacco da parte di un branco di lupi ha sconvolto la vita al podere Ginestra, situato tra Domagnano e Serravalle, giovedì notte. Due asini di razza ragusana, ciascuno del peso di circa 350 chili, sono stati completamente sbranati, mentre un altro è stato ferito alla coscia. Gli animali facevano parte di un gruppo di sette asini, tutti biologici, e l’allevatore Giuseppe Guidi ha spiegato che il danno è stato notevole, poiché questo gruppo era destinato a diventare il nucleo per un futuro allevamento importante.
La scoperta è avvenuta il giorno successivo. La sera precedente, Guidi aveva notato qualcosa di strano, poiché tra i tre asini che di solito stavano sempre insieme, ne aveva visti solo due. Dopo aver cercato invano il terzo asino, Guidi ha fatto la triste scoperta al mattino, trovando gli asini morti e altri animali in difficoltà. L’incidente ha avuto un impatto pesante sulla gestione dell’allevamento.
L’allevatore ha messo in luce anche un problema più ampio legato alla gestione del territorio, suggerendo che i terreni marginali, lasciati a se stessi, costituiscono un habitat ideale per i lupi. Sebbene non contrario alla presenza di questi animali, Guidi ha ribadito l’importanza di bilanciare la protezione della fauna con la difesa degli animali da reddito. Per questo, ha proposto una gestione diversa dei terreni, suggerendo di destinare le aree marginali al pascolo del bestiame, che oltre a ridurre la vegetazione, potrebbe ostacolare l’attività predatoria dei lupi.




