Repubblica Futura, Domani Motus Liberi, Rete e Demos intervengono con una nota congiunta al termine del comma comunicazioni della seduta del Consiglio Grande e Generale di ieri, esprimendo forte preoccupazione per l’atteggiamento e la condotta del Governo in un momento definito “delicato e cruciale per il Paese”.
«Ci saremmo aspettati che il Congresso di Stato, visto il delicato momento che sta vivendo il Paese fra indagini penali, futuri assetti del sistema bancario e riforma IGR, si presentasse al completo e con un atteggiamento almeno di modestia rispetto a una serie di vicende poco edificanti», scrivono le quattro forze politiche di opposizione.
Secondo la nota, invece, «abbiamo assistito al solito, triste spettacolo: membri di Governo presenti con il contagocce, interventi sconclusionati di alcuni membri della maggioranza, volontà di accendere un clima da stadio per buttare tutte le colpe sull’opposizione».
L’opposizione ribadisce la propria determinazione nel continuare a svolgere il ruolo di controllo, affermando con chiarezza che «non ci faremo intimidire né metteremo bavagli alla bocca da parte del Governo o della sua maggioranza».
Uno dei punti centrali del comunicato riguarda il tema bancario, che – si legge – «è tutto interno al partito di riferimento della maggioranza. L’articolo che ha abolito la legge che regolamentava le partecipazioni detenute dagli enti bancari è stato proposto dal Governo lo scorso inverno e approvato dalla sua maggioranza».
Un provvedimento che, sottolineano, «ironia del destino, era inserito in una legge destinata allo sviluppo e oggi ci troviamo a leccarci le ferite per l’ennesimo pastrocchio fatto da un Governo incapace e arrogante nei modi».
Secondo Repubblica Futura, Domani Motus Liberi, Rete e Demos, «l’opposizione è sempre stata tenuta fuori da ogni circuito informativo, e chi per mesi ha inneggiato agli investimenti esteri nel settore bancario ora o è sparito, oppure attacca l’opposizione gridando alla congiura».
I gruppi sottolineano come «sia proprio il Governo, insieme alla sua maggioranza, che oggi invocano responsabilità sul tema, ad aver creato panico attorno a tutta questa vicenda, con gravi responsabilità politiche».
Le quattro forze ribadiscono la volontà di andare fino in fondo: «Non molliamo e auspichiamo che la magistratura accerti celermente le responsabilità. Da parte nostra, intendiamo procedere senza esitazioni».
Seguono quindi alcune domande politiche dirette, definite “legittime e doverose”:
«Perché è stata cambiata una legge dal Consiglio Grande e Generale lasciando, peraltro, vuoti normativi? Perché il Segretario di Stato per le Finanze e alcuni consiglieri di maggioranza si sono inseriti in una vicenda bancaria che coinvolge soggetti privati? C’è un piano generale per il settore bancario che contempli traiettorie di sviluppo, anche con riferimento al Memorandum con Banca d’Italia e alla imminente – speriamo – firma dell’Addendum all’Accordo di Associazione con l’Unione Europea, nonché alle modalità di gestione di crisi sistemiche?»
La nota si chiude con un messaggio netto: «Sono semplici e legittime richieste che l’opposizione ha fatto e continuerà a fare, che non possono essere silenziate con il richiamo al senso dello Stato che Governo e maggioranza dimostrano ogni giorno di calpestare».




