La seduta serale del Consiglio Grande e Generale di mercoledì 29 ottobre si apre con la presa d’atto della revoca della convenzione stipulata tra il Congresso di Stato e la Società Alutitan, seguita dalla ratifica di accordi in materia di relazioni internazionali.
I lavori proseguono poi con la ratifica dei Decreti – Delegati. Rf chiede lo scorporo del Decreto Delegato 11/08/2025 n.108 Modifica all’Allegato A della Legge 27 giugno 2003 n.87 “Disposizioni concernenti la formazione delle classi e delle relative sezioni” e successive modifiche, sul quale si svolge un dibattito molto sentito. Il Decreto modifica l’Allegato A della Legge 27 giugno 2003 n.87 sulla formazione delle classi e delle sezioni della scuola dell’infanzia, riducendo il rapporto numerico tra insegnanti e bambini da uno ogni diciassette a uno ogni quindici. La misura, che porta la media a circa un docente ogni 14,5 alunni, nasce dall’esigenza di rispondere all’aumento di casi di fragilità emotive, ritardi nello sviluppo del linguaggio e difficoltà di autonomia nei bambini più piccoli,
Nel dibattito, Nicola Renzi (Rf) sottolinea come il calo demografico e la crescente emigrazione giovanile rendano ancora più urgente un intervento che migliori la qualità del sistema educativo, ma invita anche a interrogarsi sulle cause sociali e familiari dei disturbi in aumento. Carlotta Andruccioli (D-ML) riconosce la validità del provvedimento ma invita a una riflessione più ampia sul ruolo educativo delle famiglie e sul rischio che la scuola diventi un luogo di “parcheggio” per necessità lavorative. Antonella Mularoni (RF) manifesta forte preoccupazione per i dati riportati nella relazione e chiede un’azione politica condivisa di sostegno alle famiglie più fragili, per prevenire le difficoltà sin dai primi anni di vita. Giovanni Zonzini (Rete) considera il decreto un passo necessario ma non sufficiente, invitando a un’analisi delle cause sociali e culturali che determinano i disagi infantili e proponendo un confronto con esperti per trovare soluzioni strutturali. Fabio Righi (D-ML) riflette sull’evoluzione del rapporto tra scuola e genitori, evidenziando la difficoltà degli insegnanti nel mantenere autorevolezza educativa e la necessità di tutelare il loro ruolo. Manuel Ciavatta (PDCS) giudica positivamente il provvedimento, che non comporta costi aggiuntivi ma migliora la qualità educativa, e richiama l’attenzione sull’impatto delle difficoltà sociali e delle nuove tecnologie sul comportamento dei bambini. Giuseppe Maria Morganti (Libera) inserisce il decreto in un progetto più ampio di riforma della scuola dell’infanzia e propone di rafforzare il percorso educativo 0-6 anni, ribadendo che l’insegnante di sostegno deve supportare l’intera classe, non un solo alunno. Giovanna Cecchetti (indipendente) appoggia la misura e richiama l’urgenza di affrontare il problema della denatalità, confidando nel lavoro della Commissione sull’andamento demografico. Tommaso Rossini (PSD) valuta positivamente la riduzione del rapporto numerico, ritenendo che favorisca un’educazione più attenta e non un mero controllo dei bambini, ma invita a coinvolgere tecnici per studiare a fondo le cause dei disagi familiari e scolastici. Sara Conti (RF), infine, si concentra sull’allarme sociale che emerge dal documento, chiedendo di approfondire le cause dei disturbi infantili con l’aiuto di professionisti del settore e di promuovere iniziative congiunte tra le commissioni competenti per fornire risposte concrete alle famiglie.
La ratifica del Decreto Delegato 04/09/2025 n.112 – “Edizione 2025-2026 del Corso di formazione abilitante all’insegnamento nella Scuola Media e nella Scuola Superiore, all’insegnamento della Lingua Inglese nella Scuola Elementare e dell’Educazione Fisica nelle scuole di ogni ordine e grado” – è accompagnata da un breve dibattito sulle modalità di reclutamento degli insegnanti e il loro ruolo. Nel finale della seduta, spazio al confronto sul Decreto Delegato 01/09/2025 n.111 “Coabitazione Intergenerazionale Temporanea”.




