RallyLegend, San Marino pronta a costituirsi parte civile contro i responsabili dei disordini

da | 21 Ott 2025

La Repubblica di San Marino ha deciso di intraprendere un’azione legale per tutelare la propria immagine e chiedere giustizia dopo i gravi episodi di violenza e vandalismo verificatisi durante l’ultima edizione del RallyLegend. Il Congresso di Stato, nella seduta del 7 ottobre, ha deliberato la costituzione di parte civile nei procedimenti penali relativi ai disordini, in particolare nel processo a carico del giovane marchigiano di 18 anni che, secondo le accuse, avrebbe lanciato una bomba carta tra la folla, provocando il ferimento di otto persone.

La decisione, assunta su riferimento dei Segretari di Stato per la Giustizia, per lo Sport e per gli Affari Interni, incarica l’Avvocatura dello Stato di verificare i presupposti giuridici per la costituzione di parte civile dell’Ecc.ma Camera e di avviare ogni azione utile per il risarcimento dei danni materiali e morali subiti dalle istituzioni sammarinesi. Il giovane, residente a Pesaro, era stato arrestato e poi rilasciato dopo un giorno di fermo, con una denuncia per utilizzo di prodotti esplosivi in luogo pubblico. Ma l’inchiesta, secondo fonti vicine all’autorità giudiziaria, potrebbe non fermarsi a lui: l’Avvocatura è stata infatti autorizzata a valutare ulteriori iniziative giudiziarie nei confronti di altri eventuali responsabili dei danneggiamenti registrati durante la manifestazione.

Gli episodi in questione hanno gettato un’ombra sull’evento sportivo più noto del Titano. Oltre alla bomba carta, si sono verificati atti di vandalismo e comportamenti pericolosi, tra cui un bengala lanciato lungo la prova speciale “La Casa” che ha causato un incendio boschivo tra Canepa e Montecchio. La Segreteria di Stato allo Sport ha espresso ferma condanna per quanto accaduto, precisando che non saranno tollerate ulteriori edizioni del RallyLegend se non verranno garantite condizioni di sicurezza e rispetto per il territorio. In Consiglio Grande e Generale sono state inoltre presentate interpellanze e un’Istanza d’Arengo per chiedere una revisione della regolamentazione dell’evento.

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