“I bambini vengono prima di tutto”: l’appello dei genitori sammarinesi

da | 18 Ott 2025

Il Gruppo Genitori Sammarinesi ha diffuso un comunicato relativo alla vicenda del dipendente pubblico condannato in via definitiva in Italia per abusi su minori e rimasto in servizio per alcune settimane senza interventi immediati da parte delle autorità sammarinesi.

L’apertura del documento sintetizza la posizione del gruppo:

“I bambini vengono prima di tutto. Prima delle logiche di partito, prima delle procedure amministrative, prima delle esitazioni istituzionali.”

I firmatari esprimono disappunto per la gestione del caso:

“Come genitori sammarinesi, esprimiamo ancora una volta profonda indignazione e sgomento per quanto accaduto nella vicenda del dipendente pubblico condannato in via definitiva in Italia per abusi su minori e rimasto in servizio per settimane senza alcun provvedimento adottato dalle autorità competenti.”

Il comunicato sottolinea l’esigenza di interventi tempestivi:

“Non è tollerabile — né eticamente né giuridicamente — che, dopo la ricezione di una comunicazione ufficiale di condanna definitiva da parte di un’autorità giudiziaria estera, lo Stato non abbia agito immediatamente in via cautelativa.”

Viene inoltre richiamato il quadro normativo internazionale:

“La tutela dei minori è un principio supremo, riconosciuto dalla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia, dalla Convenzione di Lanzarote e dal nostro stesso ordinamento. In presenza di reati contro l’integrità dei bambini, il principio di precauzione deve prevalere su qualsiasi altra valutazione.”

Il gruppo dichiara il proprio sostegno alla proposta dell’opposizione:

“Per questo sosteniamo pienamente e con convinzione la richiesta dell’opposizione di istituire una Commissione di inchiesta paritetica, con eguale rappresentanza tra maggioranza e opposizione, affinché la verità venga ricostruita senza ombre né ambiguità.”

Tuttavia viene precisato che ciò non è sufficiente:

“MA NON BASTA.”

La richiesta centrale riguarda l’introduzione di una norma specifica:

“Chiediamo che il Consiglio Grande e Generale approvi con urgenza una norma chiara e vincolante che preveda l’immediata sospensione cautelare obbligatoria di qualsiasi dipendente pubblico – in particolare se operante in ambito educativo o a contatto con minori – nel momento stesso in cui pervenga una comunicazione ufficiale di condanna o anche solo di mandato restrittivo per reati a sfondo sessuale o violenti contro soggetti vulnerabili.”

Il principio ribadito è quello dell’intervento immediato:

“Per proteggere i bambini non si può aspettare ‘che le carte facciano il loro corso’. Per proteggerli si agisce subito.”

Il comunicato si conclude con una dichiarazione di attesa nei confronti delle istituzioni:

“Abbiamo fiducia che le istituzioni sapranno ascoltare questo appello, perché la sicurezza dei nostri figli non è negoziabile.”

Condividi su:

Puoi leggere questo articolo gratuitamente grazie al contributo di

Articoli correlati

Panoramica privacy
Insider.sm

Questo sito utilizza i cookie per offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie vengono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni essenziali, come riconoscerti quando torni sul nostro sito e aiutare il nostro team a capire quali sezioni trovi più interessanti e utili.

Cookie strettamente necessari

I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.