“I dati smentiscono chiaramente la narrazione secondo cui i lavoratori autonomi godrebbero di presunti vantaggi rispetto agli altri lavoratori. L’unica certezza, inoltre, è che con le normative attualmente in vigore, la pressione contributiva per i lavoratori autonomi è destinata ad aumentare ulteriormente nei prossimi anni.”
La Commissione Nazionale delle Libere Professioni (CNLP) commenta così le recenti dichiarazioni delle organizzazioni sindacali, secondo cui artigiani, commercianti, liberi professionisti e autonomi trarrebbero vantaggi dalla nuova Riforma IGR.
“Un lavoratore autonomo con un reddito lordo di 30.000 euro – scrive il CNLP – subisce una pressione complessiva tra tasse e contributi pari al 39,8%, contro il 15,6% di un lavoratore dipendente”. E ancora: “Un lavoratore autonomo con 50.000 euro di reddito lordo raggiunge una pressione del 41,4%, mentre per un dipendente si ferma al 20,3%.”
La Commissione esprime il proprio “profondo dissenso”, definendo tali affermazioni “prive di fondamento” e denunciando un “uso manipolato e distorto della comunicazione” che, invece di favorire un confronto costruttivo, “alimenta divisione e sospetto tra categorie di lavoratori che condividono le stesse difficoltà e lo stesso impegno verso la sostenibilità del sistema sammarinese”.
La Commissione evidenzia inoltre che non è possibile oggi disporre di dati oggettivi per ogni categoria, poiché la riforma interviene su diversi ambiti del sistema tributario, modificando base imponibile e detrazioni. Le tabelle comparative diffuse nei giorni scorsi dai sindacati – comprese quelle pubblicate il 15 ottobre – “rappresentano solo alcuni aspetti specifici della riforma e rischiano di fornire un quadro incompleto e fuorviante”. Il CNLP sottolinea anche i maggiori oneri e responsabilità che gravano sui lavoratori autonomi: “Sono soggetti a incombenze amministrative, obblighi assicurativi, spese di gestione e rischi economici significativamente superiori rispetto a chi opera alle dipendenze di un datore di lavoro, senza disporre delle stesse tutele e garanzie.”
Da qui la ferma critica a una comunicazione che, secondo la Commissione, “attribuisce una posizione di privilegio a chi, invece, sostiene costi e responsabilità maggiori”. Pur respingendo con decisione le dichiarazioni sindacali, la CNLP ribadisce di non voler alimentare contrapposizioni tra lavoratori autonomi e dipendenti: “Il nostro obiettivo è opporci a un modello comunicativo divisivo e irresponsabile. Chiediamo che il confronto con le istituzioni avvenga in un clima di rispetto, equilibrio e collaborazione, basato su dati verificabili.”
La Commissione conclude riaffermando la disponibilità a un tavolo di lavoro paritetico per individuare soluzioni eque e sostenibili per tutti i lavoratori. “Il lavoro autonomo rappresenta una risorsa fondamentale per la Repubblica di San Marino. Denigrare questa parte del Paese significa indebolire la nostra comunità, mentre riconoscerne il valore significa investire nel futuro comune di tutti i cittadini.”




