L’accordo con l’Unione Europea (spiegato anche a chi non mastica di politica o di economia) come finestra sul futuro, apertura per commercio, scambio di denaro ma anche servizi, welfare, snellezza amministrativa e fruizione della modernità. Un passaggio necessario per far si che l’accordo del lontano 1939 con l’Italia rappresenti la prima pietra del progresso e non uno scoglio in una mare di burocrazia dove affondare.
Il segretario di Stato Luca Beccari, politico illuminato e dalle idee di ampia modernità, spiega in esclusiva a Insider i punti salienti del perchè l’accordo con l’UE è importante per San Marino.
Beccari, spieghiamo a chi non mastica politica ed economia perchè è importante l’accordo di associazione.
“Bisogna innanzitutto considerare la condizione di base, San Marino al momento è un paese terzo all’ UE, encalve di Italia e Unione.Da una parte è fisiologicamente interconnesso, anche per ragioni geografiche, ma dal punto di vista sostanziale è paese estraneo, come Stati Uniti e Cina. Una condizione molto limitante rispetto allo sviluppo di politiche eonomiche e sociali”
Ci faccia capire meglio. “Le imprese sammarinesi hanno come mercato di riferimento il mercato europeo circa per il 90%. Per l’export competere in un mercato così importante come stato terzo e non come concorrente alla pari è già uno svantaggio non piccolo. Ad esempio dal punto di visto dei lavoratori, quelli che vanno in Europa e poi tornano a San Marino per lavorare e vivere hanno problemi pensionistici e di contributi.
Per non parlare degli studenti, considerati cittadini di stato terzo. Magari studiano a Bologna, o Rimini. E non hanno diritto all’erasmus, o ad altre agevolazioni o formazioni”.
E le imprese? “Non possono partecipare a bandi pubblici. L’economia sammarinese può stare in piedi – precisa Beccari – ma per lo sviluppo e la crescita è importante l’accordo con l’UE, serve maggiore integrazione con l’Europa. Altro esempio banca, c’è un rapporto storico con l’Italia. Accordi e intese prese con la convenzione del’39 che prevedono il libero scambio sono difficili da aggiornare perchè l’Italia paese membro dell’ Ue e non ha più libertà di fare accordi e negoziazioni”.
E come si rimedia? “Sono accordi di competenza di commissione e Unione. Se San Marino resta terzo, gli accordi sono più difficili e l’accordo di associazione serve per rapporti con Italia più vantaggiose, per norme con interscambio migliori e più produttive”.
Dal punto di vista finanziario invece?
“Il settore finanziario è sempre stato chiuso. Non tutte le carte di credito funzionano, PayPal ha i suoi problemi, le piattaforme non riconoscono alcuni metodi di pagamento. Il limitato sviluppo del sistema limita i servizi per i cittadini e i turisti, ma anche il sistema bancario bancario stesso e lo sviluppo dei servizi.
“Oggi l’Europa è fatta di 27 stati – continua Beccari – tanti antri sono in pre-adesione, alcuni fanno parte solo dello spazio economico europeo. Solo San Marino Andorra e San Marino non hanno nessuna forma di integrazione col mercato unico europeo, forse fa 30 anni era vantaggioso, oggi è solo uno svantaggio e un limite. San Marino rischia di autoisolarsi diventando un modello abbandonato, l’ìdea di associazione con l’unione Europea serve per aprire le porte dell’economia.”
Come serve procedere?
“Riprendo i ponti e ristabilendo i conti. Serve garantire maggiore integrazione e tutelando le peculiarità di San Marino come piccolo stato. L’accordo di associazione non è accordo di adesione, non comporta molti degli aspetti che riguardano gli stati membri come l’area Shengen, politiche su migrazione, difesa, sicurezza, che sono escluse e resterebbero gestite in totale autonomia.
San Marino rimarrebbe stato terzo ma com diritto di equivalenze di grande beneficio per risolvere le differenze che vediamo nel rapporto con Unione Europea, per colmare svantaggi, realizzare accordi per migliorare le condizioni di cittadini e imprese e incentivare lo sviluppo del paese”
Poi…un dato politico finale”.
Dica…
“San Marino sempre più parte della comunità internazionale sarà sempre più protagonista sulle questioni di politica estera e geopolitiche. Europa riconoscerebbe importanza e una maggiore partnership. Il Lussemburgo, ad esempio, pur essendo molto piccolo è economicamente ben più importante di paesi molto più grandi. Entrerà il Montenegro e la economia sta crescendo Non esistono esempi di paesi piccoli che abbiano subito il contraccolpo, anzi tutti ne beneficiano.
Anche LE politiche europee orizzontali come su ambiente, educaizone e varie altre sono politiche cui si può iniziare a partecipare per ragionare su progetti e compartecipazione. In questo modo San Marino anziché rischiare di essere un cuscinetto può guardare in prospettiva. Maturare autonomia maggiore, ma questa è un’opportunità: se sfuma San Marino non muore ma rimane fermo dentro i suoi confini non si crea boot dal punto di vista economico e sociale.
Abbiamo sopportato tante turbolenze, uscendo bene a volte, altre male, ma siamo fermi, non ci sono infrastrutture nuove, servizi all’avanguardia, non siamo progrediti e cresciamo lentamente. Le impostazioni sono ancora quelle di una volta, l’economia ha rallentato anche in termini di vantaggi fiscali che portano indotto”.
Serve una svolta. Si chiama accordo con l’UE.