Un’importante operazione investigativa congiunta tra il Corpo della Gendarmeria e il Corpo della Polizia Civile ha portato, nella giornata del 26 aprile 2025, all’arresto della persona sospettata di essere coinvolta nella diffusione di esche avvelenate sul territorio della Repubblica di San Marino., C.G., 84enne sammarinese da un decennio aretefice di una sorta di strage, Quaranta almeno le sue innocenti vittime.
Le attività, svolte su delega dell’Autorità Giudiziaria, sono nate dal rinvenimento di sostanze pericolose destinate a colpire animali selvatici e domestici. Dopo settimane di indagini approfondite, coordinate tra il Reparto Operativo e di Polizia Giudiziaria della Gendarmeria e la Sezione Pronto Intervento della Polizia Civile, le forze dell’ordine hanno eseguito l’arresto su disposizione del Commissario della Legge – Giudice Inquirente, in forza a un decreto penale emesso nei confronti dell’indagato.
Parallelamente all’arresto, sono state effettuate perquisizioni domiciliari e su beni immobili riconducibili al prevenuto, finalizzate alla ricerca e al sequestro di materiale utile a comprovare l’attività criminosa e a rafforzare il quadro accusatorio.
Al momento, secondo quanto appreso, il soggetto è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, in attesa delle ulteriori determinazioni da parte dell’Autorità Giudiziaria.
L’operazione testimonia l’impegno congiunto e la sinergia operativa dei due Corpi di Polizia sammarinesi nel contrasto ai reati contro l’ambiente e la salute pubblica, ribadendo l’attenzione delle istituzioni verso fenomeni di elevata pericolosità sociale.