Come cittadini del Castello di Montegiardino, ci uniamo con preoccupazione e fermezza al grido d’allarme che si sta levando da diverse realtà del nostro Paese. La notizia della possibile chiusura di alcune scuole nei Castelli “minori” è un segnale grave, non solo per chi lo vive direttamente, ma per tutta la Repubblica.
La scuola è il cuore pulsante di una comunità. Dove c’è una scuola, c’è vita, ci sono bambini che ridono, famiglie che resistono, futuro che cresce. Dove si spegne una scuola, si spegne progressivamente un’intera porzione del Paese. Chiudere una scuola non significa risparmiare risorse: significa rinunciare a una visione, a un progetto di territorio, a una comunità che vuole rimanere viva.
Non possiamo accettare che per “fare cassa” si colpisca il punto più vitale della nostra società: l’istruzione. E ancor meno possiamo accettare che a pagare il prezzo dell’incapacità amministrativa siano le famiglie che hanno scelto consapevolmente di vivere nei Castelli più piccoli, contribuendo a mantenerne identità, presenza e valore.
Per questo, è stato costituito ufficialmente il Comitato “Scuole vive nei Castelli”, aperto a tutte le cittadine e i cittadini che vogliono difendere il diritto all’istruzione nel proprio territorio e contrastare il progressivo svuotamento dei nostri Castelli. Il Comitato nasce come realtà apartitica, animata da un solo obiettivo: salvaguardare il futuro della nostra comunità.
Rivolgiamo un appello alle istituzioni, affinché rivedano immediatamente le decisioni prese e ascoltino le voci dei territori. Esistono alternative concrete, esistono esempi virtuosi da cui trarre ispirazione. Servono volontà politica, visione strategica e rispetto per chi abita ogni angolo di questa Repubblica.
San Marino è nata come Antica Terra della Libertà. Che questo motto non diventi una formula vuota, dimenticata sotto la polvere delle scelte facili e dei tagli ciechi.
Chiude la scuola, muore il Paese.
Noi non resteremo in silenzio.