La discussione sulla nuova legge in materia di edilizia e casa ha infiammato l’Aula consiliare di San Marino nella mattinata di oggi. Le forze di opposizione hanno espresso con forza il loro disappunto per il basso numero di consiglieri della maggioranza presenti in Aula, lamentando una mancanza di rispetto istituzionale e una difficoltà nel portare avanti un confronto costruttivo.
Nonostante le proteste iniziali, le minoranze hanno rivendicato un ruolo attivo nella stesura del provvedimento, presentando una serie di proposte emendative volte a migliorare e integrare il testo. Alcune di queste proposte sono state accolte e sono confluite nella versione finale della legge, un segnale, secondo le opposizioni, della loro volontà di contribuire positivamente al dibattito.
Tuttavia, dai banchi di Rete, Repubblica Futura e Dml si sono levate voci che mettono in guardia sulla reale copertura finanziaria delle misure introdotte. Il timore è che gli annunci non trovino un adeguato riscontro nel bilancio statale, compromettendo l’efficacia degli interventi previsti.
A rassicurare sulle risorse disponibili è intervenuto il segretario di Stato per il Territorio, Matteo Ciacci, promotore del disegno di legge. “Per il mutuo con garanzia dello Stato – ha sottolineato Ciacci – abbiamo messo 5 milioni ed è stato un grande messaggio politico”.
Proprio l’articolo relativo al contributo statale in conto interessi per i mutui destinati ai giovani tra i 18 e i 45 annicon un reddito pro-capite non superiore a 18mila euro e a favore delle persone con disabilità ha ottenuto il via libera dell’Aula. Ciacci ha definito questa misura una “svolta”, in particolare per i giovani che non dovranno più presentare la firma dei genitori come garanzia.
Critiche sono giunte da Rete, che ha giudicato “riduttivo” il limite dei 45 anni, proponendo, senza successo, di estenderlo a 60 anni per includere anche coloro che hanno perso il lavoro o si trovano in fase di separazione. Per Repubblica Futura, permangono dubbi sul fatto che i tassi di interesse per i cittadini saranno realmente agevolati come promesso. Dml ha chiesto rispetto per l’impegno profuso e spiegazioni sulle bocciature dei suoi emendamenti, critiche respinte con fermezza dal segretario Ciacci, il quale ha ribadito di aver riscontrato “totale comprensione, volontà di sintesi e ricerca del dialogo”.
Il Consiglio Grande e Generale ha dato il suo ok all’introduzione del contratto di locazione con riscatto, demandando a un successivo decreto la definizione di requisiti e modalità operative. Approvato anche il principio del canone calmierato per gli affitti, con l’introduzione di coefficienti specifici per il calcolo. La legge prevede inoltre tutele fiscali per i proprietari che si trovano ad affrontare situazioni di morosità degli inquilini. È stato invece bocciato all’unanimità l’articolo riguardante i contratti d’affitto di natura transitoria, con l’intenzione di affrontare la materia in maniera più approfondita in un secondo momento.
Tra i temi caldi del pomeriggio, si è discusso animatamente dell’introduzione del censimento degli immobili sfitti o incompleti e del bonus ristrutturazioni, un contributo statale sugli interessi per mutui compresi tra 30mila e 100mila euro destinati ad abitazioni fino a 200 metri quadri. Repubblica Futura e Dml hanno espresso scetticismo sull’efficacia di questo bonus nel risolvere il problema degli affitti. La maggioranza di Libera ha difeso l’impostazione, spiegando che l’obiettivo primario è quello di reinserire gli immobili inutilizzati sul mercato. Rete ha invocato criteri più stringenti per l’accesso al bonus, al fine di evitare di favorire chi ha già disponibilità economiche.