È finito con una condanna penale l’episodio di violenza brutale avvenuto a Rimini nella notte tra il 5 e il 6 gennaio 2024, quando un uomo fu colpito al volto con una bottiglia e lasciato a terra con gravi ferite. A scatenare l’aggressione, secondo quanto emerso in aula, sarebbe stata una rivalità in amore.
Il Tribunale di Rimini ha inflitto 3 anni e 4 mesi di reclusione a un 43enne e 2 anni e 2 mesi a un 36enne, entrambi riminesi. I due, che conoscevano la vittima e avevano trascorso con lui la serata insieme a una donna amica comune, lo hanno pestato a sangue in via Casti, nel cuore di un quartiere residenziale densamente abitato.
Secondo la ricostruzione dei fatti, l’aggressione è avvenuta dopo tensioni latenti, sfociate in un gesto di estrema violenza: una bottigliata in testa che ha provocato una profonda ferita al volto e la recisione dell’aorta facciale, una lesione che ha messo a rischio la vita della vittima.
La gelosia e i trascorsi sentimentali con la stessa donna sarebbero stati il movente dell’aggressione, che ha messo fine anche all’amicizia tra i tre uomini. Le condanne sono arrivate ieri al termine del processo, confermando la gravità delle accuse e la dinamica ricostruita dagli inquirenti.