Un fronte compatto di forze politiche sammarinesi – Rete, Repubblica Futura, Domani Motus Liberi e Demos – ha depositato un progetto di legge congiunto in Segreteria istituzionale con l’obiettivo di abrogare le residenze fiscali non domiciliate.
Le quattro forze di opposizione chiedono l’inserimento urgente della proposta all’ordine del giorno della prossima sessione consiliare di aprile, sottolineando come, in ogni caso, intendano far valere i termini di legge che prevedono la discussione entro due mesi.
“Riteniamo questo un modello di sviluppo non sano e pericoloso per la nostra Repubblica,” ha dichiarato con fermezza Sara Conti di Repubblica Futura, evidenziando i potenziali “effetti reputazionali negativi” che tale sistema potrebbe generare in vista della conclusione dell’accordo di associazione con l’Unione Europea. “È ciò che temiamo di più e non vogliamo che accada,” ha aggiunto.
Emanuele Santi, esponente di Rete, ha posto l’accento sulla necessità di chiarezza, rilevando una discordanza tra le critiche espresse a parole, anche da membri della maggioranza e della Democrazia Cristiana, e la mancanza di azioni concrete. Santi ha ribadito un netto “no” a un’economia “off-shore parassitaria” finalizzata ad attrarre grandi patrimoni stranieri.
Fabio Righi di Domani Motus Liberi ha tracciato una linea critica che parte dal vecchio Des fino all’attuale sistema di residenze fiscali non domiciliate, un meccanismo che, a suo dire, concentrerebbe un potere eccessivo nelle mani di un singolo soggetto – identificato nell’imprenditore spagnolo Enrique Bañuelos – configurandosi come una vera e propria “vendita del paese”. Righi ha inoltre espresso seria preoccupazione per l’autorizzazione concessa al progetto “San Marino World”, firmata dal Segretario agli Esteri Beccari all’insaputa di altri membri del Governo dell’epoca, incluso lo stesso Righi, e in una fase di ordinaria amministrazione.
Anche Alessandro Rossi di Demos, che ricopriva la carica di Capitano Reggente al momento dell’autorizzazione a “San Marino World”, ha denunciato di non essere stato informato. “Col mio movimento abbiamo anche valutato di presentare un esposto in tribunale,” ha rivelato Rossi, aggiungendo che in altre circostanze si sarebbero chieste le dimissioni del Segretario Beccari per quella che ha definito un'”autorizzazione farlocca”. Rossi ha concluso con un’affermazione incisiva: “Dietro una facciata di perbenismo si nascondono volontà opache”.
Proprio in merito alle residenze fiscali non domiciliate e alla controversa vicenda di “San Marino World” – società che si presentava come concessionaria esclusiva prima che il suo sito web venisse oscurato in seguito allo scoppio del caso – è previsto un intervento del Segretario Beccari l’11 aprile in una seduta congiunta delle commissioni esteri e finanze del Consiglio Grande e Generale.